Questa domenica nella programmazione delle escursioni in Sardegna andremo alla scoperta di uno tra i più importanti siti monumentali: la dolina di Tiscali collocata su una piccola montagna alta 518 metri s.l.m al confine tra il Supramonte di Oliena e il Supramonte di Dorgali.
Programma nel dettaglio: ore 7:30, partenza da Cagliari. A bordo di comodi fuoristrada o con le auto proprie raggiungeremo il Supramonte di Dorgali. Andremo a visitare uno dei siti più suggestivi del territorio, la dolina di Tiscali, al cui interno sulle pareti nasconde delle importanti testimonianze del passato. L’escursione non particolarmente lunga presenta un breve dislivello iniziale. In serata, viaggio di rientro.
Tiscali
Il villaggio di Tiscali è un sito archeologico situato nel territorio del Supramonte di Dorgali sul Monte Tiscali, una piccola montagna alta 518 metri s.l.m. Dal territorio di Oliena si inerpica un sentiero che attraverso il particolare passaggio de sa curtigia ti permette di raggiungere la sommita della dolina e poi il suo ingresso. Il villaggio risulta interamente costruito sui fianchi della dolina. Al suo interno grazie al suo microclima ideale sono cresciute e si sono conservate delle piante, o meglio dei patriarchi pluricentenari di tutto rispetto.
Supramontes ancora tutti da scoprire.
I Supramontes costituiscono il cuore selvaggio della Sardegna, sconosciuti agli stessi sardi. Un territorio vastissimo, appartato, lontano dai centri e dalle arterie stradali. Chi lo varca per la prima volta ha l’impressione di essere di troppo, profondamente spaesato ma anche osservato: distese di montagne di orinine sedimentaria e boschi di querce e ginepri a perdita d’occhio, piccoli paesi (Oliena, Dorgali, Orgosolo, Urzulei e Baunei), posti a debita distanza. Il Supramonte con i suoi 450 Km quadrati di territori rappresenta una vastissima zona dove il silenzio e la dura vita pastorale sono passato e presente e parte integrante del futuro. Questo territorio è anche il regno del calcare, la roccia prevalente che ne caratterizza i pianori, i campi solcati, le profondissime gole, le doline, i vertiginosi inghiottitoi e le cavità che nell’insieme danno vita ad uno dei sistemi carsici più interessanti per la speleologia europea.
La flora del Supramonte è dominata in percentuale da leccete e ginepreti, molti dei quali plurisecolari. Nella parte alta ai bordi del rio Flumineddu è possibile ammirare alcuni esemplari di tassi e gigantesche piante di querce e ginepro. Ai piedi di questi verdi viaggiatori del tempo, si incontrano ampie brughiere di profumatissime fioriture di Peonia conosciuta come “rosa e monte”e tanti interessanti endemismi. Tra la fauna nelle zona marginali rupicole e lontano dalle strade sterrate vivono indisturbate numerose colonie di mufloni, il cinghiale, il gatto selvatico e la volpe sarda. Ma il Supramonte non cela solo un inestimabile e unico patrimonio naturale, infatti è un museo a cielo aperto di nuraghi, antichi villaggi, tombe dei giganti e menhirs, fino al non sotto valutabile interesse per l’architettura pastorale delle più recenti pinnette, “Cuiles”, vere opere d’arte, alcuni soltanto raggiungibili solo attraverso arditi passaggi e vertiginose scale di ginepro “scale e fustes, utilizzate in passato per il recupero degli animali, per la transumanza e per il taglio del legname da carbone .